Quando iniziai a scattare fotografie con la mia reflex, la ricerca era incentrata su ciò che mi circondava, la ricerca del bello oggettivo. Qualcosa che fosse rappresentabile e bello una volta catturato.
Una bella prospettiva, un bel tramonto, la singolarità e il particolare del luogo vissuto in quell'attimo. Questo pensavo della fotografia pesaggistica. Colori e forme ben definite. Tutto è ciò che è, ciò che si vede.
Tronco nel Mare - Torre Astura, Latina 2014
Tronco nel Mare - Torre Astura, Latina 2014
Tramonto su Rio Martino - Latina Lido 2014
Tramonto su Rio Martino - Latina Lido 2014
Tramonto su "Le Batterie" - San Felice, Latina 2016
Tramonto su "Le Batterie" - San Felice, Latina 2016
La ricerca del bello oggettivo mi ha portato lentamente distante da questo concetto che presto divenne "Il bello soggettivo". Gli occhi iniziarono a muoversi differentemente sul paesaggio, cercando qualcosa che parlasse di me.
Betulle Bianche - Polla di Manziana, Roma 2017
Betulle Bianche - Polla di Manziana, Roma 2017
Le Luci della Macchia - San Felice, Latina 2017
Le Luci della Macchia - San Felice, Latina 2017
Monte Gelato - Roma 2017
Monte Gelato - Roma 2017
Betulle Bianche - Polla di Manziana, Roma 2017
Betulle Bianche - Polla di Manziana, Roma 2017
Prospettive schiacciate, poca profondità, forme e colori ancora concreti e definiti. Una visione più stretta, più attenta, concentrata. Un'interpretazione della natura, del territorio, del paesaggio.
L'esplorazione della nuova visione nasce dalla voglia di uno sguardo rigenerato e singolare. Una fotografia differente. La riscoperta del dettaglio in quanto accento sull'emozione, sul sentimento che la vista scaturisce.
La nuova visione osserva il presente con un occhio "passato", impressionista: la negazione della forma, l'interesse nel colore, la riscoperta dell'interpretazione nel paesaggio come esaltazione della sensibilità soggettiva dell'artista.
Negare la forma in fotografia è compito assai complicato per un'artista, poiché ciò che viene rappresentato, seppur interpretato, è ciò che è rappresentato e che semplicemente, nella sua banalità, è. I riflessi mossi in una pozza, i buchi nella corteccia di un albero, i granelli di sabbia di una spiaggia, l'acqua in movimento di un ruscello, tali sono prima e dopo la rappresentazione e tali rimarranno su dispositivo anche se interpretati e quindi, con ogni possibilità, difficilmente riconoscibili.
La tecnica fotografica, come in ogni arte, aiuta l'artista nella ricerca di qualcosa di ancora ignoto, portando al fruitore qualcosa che passando per la vista, torna alla vista.

You may also like

Back to Top